Vi parliamo oggi di un libro particolarmente interessante, pubblicato dalla casa editrice Ripostes nel 2016: I Componimenti di Bruxelles. Si tratta di una bellissima raccolta dei devoirs che Charlotte ed Emily scrissero durante il loro soggiorno come studentesse presso il Pensionnat Heger, tradotti in italiano dalla professoressa Maddalena De Leo. I componimenti vennero scritti tra il 1842 e il 1843, ed erano compiti regolarmente assegnati dal professor Constantin Heger, insegnante di francese. Questi esercizi, oltre a consentire la pratica della lingua francese, preparavano le ragazze a vari tipi di scrittura. Il metodo Heger consisteva infatti nella dettatura di alcuni brani tratti da celebri autori francesi del 1600-1700 o contemporanei, seguita poi da una lettura e analisi del loro stile, e infine dalla stesura di un saggio o un tema personale che mantenesse i tratti espressivi dello scrittore appena trattato.

La professoressa de Leo ha inserito nella raccolta 29 devoirs tutti preceduti da una introduzione esplicativa, alcuni dei quali sono presentati sia nella versione svolta da Charlotte che in quella svolta da Emily. Tra gli aspetti più interessanti de I componimenti di Bruxelles infatti, c’è proprio la possibilità di vedere in maniera chiara e netta la differenza di stile e pensiero tra le due sorelle. Nell’introduzione Maddalena De Leo ci racconta inoltre come le due ragazze avessero un rapporto diverso con il loro professore: l’intensità espressiva di Emily era difficile da domare e la portava spesso a scontrarsi con le idee del proprio mentore; al contrario invece, Charlotte era in principio più disciplinata e ligia ai consigli, fino a sviluppare piano piano uno stile proprio più deciso e sicuro. Heger viene soprattutto ricordato per il fascino particolare che esercitava su Charlotte, ma il suo ruolo nella carriera delle due autrici andò ben oltre l’ammirazione, poichè sarà lui a mostrare loro per la prima volta come utilizzare il proprio potenziale di scrittrici.

I componimenti di Bruxelles è un libro che consigliamo vivamente a chiunque sia appassionato delle sorelle Brontë. È estremamente interessante assistere all’evoluzione della scrittura di Charlotte, e c’è qualcosa di magico nell’ascoltare ancora una volta la voce di Emily che racconta in prosa – quella voce che ormai pensavamo chiusa unicamente dentro il suo unico capolavoro, Cime Tempestose.
Era novembre quando le sorelle Brontë lasciarono Bruxelles per dare l’ultimo saluto a zia Branwell, e proprio mentre sono via dal Pensionnat vi consigliamo di approfittarne per andare a sbirciare tra i loro quaderni di scuola e godervi questa interessantissima lettura.

Selene

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