Oggi sono ospiti del nostro blog Mick Manning & Brita Granström, autori e illustratori di The Brontës-  Children Of The Moors, un libro meraviglioso che racconta la storia delle sorelle Brontë e la loro famiglia, e che abbiamo avuto il piacere di leggere e recensire per Hachette UK (nel caso l’aveste persa, trovate la recensione in questo blog sotto la categoria “Nella stanza delle letture”, qui). Godetevi la simpatia di Mick e Brita in questa deliziosa intervista!

Mick, Brita, quando avete incontrato le sorelle Brontë per la prima volta, e perché avete deciso di illustrare e raccontare la storia delle loro vite?

MM: Sono cresciuto ed ho studiato ad Haworth. L’orgoglio e il fascino per le testarde Brontë sembra essere onnipresente lì, come il vento che soffia tra i muretti scuri della brughiera o il verso dei chiurli e delle greggi tra l’erica…

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La vostra storia si apre con un ragazzino che viene scelto per fare la parte di un pastorello spaventato dai fantasmi, in una versione in puntate di Cime Tempestose per la BBC; è autobiografico?

MM: Si! Nel 1967 la BBC stava girando degli episodi di Cime Tempestose con Ian McShane nei panni di Heathcliff, e avevano bisogno di un ragazzo del posto per girare la scena finale in cui un giovane pastore viene spaventato a morte dalla vista dei fantasmi di Heathcliff e Cathy… Ho dovuto aspettare così tanto il mio turno davanti alla telecamera che mi sono appisolato, e una donna è venuta a chiamarmi mentre sonnecchiavo.. penso fosse l’attrice Anne Stallybrass.. ma chi potrebbe dire che in realtà non fosse Charlotte Brontë in persona, venuta a trovarmi e raccontarmi la storia della sua vita?

Mick Manning e Brita Granström
Mick Manning e Brita Granström

Tutti i disegni sono stati fatti sul posto, ad Haworth; quale è stata la cosa o il luogo che vi è piaciuto di più disegnare?

unnamed (1)BG: Ho trovato tutto affascinante! Vengo dalla Svezia e l’atmosfera era molto Svedese in un certo senso – come un film di Ingmar Bergman. Durante la visita indossavo i miei vestiti lunghi e le sottovesti di lana fatti a mano, perché volevo camminare nella brughiera e sentire la gonna trascinarsi tra l’erica… Nel nostro libro ci sono illustrazioni di Charlotte che vaga tra l’erica, disperatamente innamorata del suo insegnante a Bruxelles, e più tardi di nuovo a casa, a togliersi i vestiti bagnati e le calze, sola, se non per un unico testimone: un disorientato Keeper, il cane di Emily; voglio che i lettori riflettano sul freddo, l’umidità, e le condizioni in cui vivevano (perfino dentro casa). Il mio giorno preferito è stato quello della passeggiata mattutina alle Brontë Waterfall: non abbiamo incontrato un’anima lungo tutta la strada.

Nell’ultima parte del libro vengono meravigliosamente raccontati e illustrati i romanzi più famosi delle tre sorelle Brontë: Jane Eyre, Cime Tempestose e Il segreto della signora in Nero; qual è il vostro romanzo bronteano preferito?

MM: Cime Tempestose per la sua brutale onestà e per le sue passioni tenebrose… Jane Austen o Dickens non lo avrebbero mai potuto scrivere!

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BG: Io sceglierei Jane Eyre, l’indimenticabile storia di una donna testarda, tanto complicata e incostante, semplicemente bellissimo…

MM&BG: E non dimentichiamo la commovente poesia scritta dalle tre sorelle insieme, lascia senza fiato  e ne abbiamo inserito un verso come dedica a mia madre e mio padre: Loud Without the Wind was Roaring:

 

Well–well; the sad minutes are moving,

Though loaded with trouble and pain;

And some time the loved and the loving

Shall meet on the mountains again!