Nel 2016 la Brontë Society, grazie all’ aiuto economico fornito anche da altri enti nazionali inglesi, ha acquistato in America, nel corso di un’asta, un importante libro appartenuto alla famiglia Brontë, dal titolo The Remains of Henry Kirke White.

Foto gentilmente concessa da Maddalena De Leo

Il libro, curato dal poeta Robert Southey, faceva parte degli oggetti che Maria Branwell, futura madre della geniale progenie Brontë, fece provenire dalla Cornovaglia nello Yorkshire poco prima del matrimonio con il reverendo Patrick Brontë. Fortunosamente i due volumi, rilegati in cartonato, si salvarono da un naufragio che sulle coste del Devon disperse invece quasi tutti gli altri oggetti di proprietà della giovane promessa sposa.

Il libro, dopo la morte della moglie e nel corso degli anni, fu custodito con la massima cura dal reverendo Brontë che lo considerò un memento ‘della carissima moglie defunta da conservare per sempre’, come egli stesso ebbe a scrivere di sua mano in latino sulla pagina iniziale di ciascuno dei due volumi. La vera sorpresa riservata dal ritrovato libro che appare oggi rilegato in pelle di color marrone in un unico tomo è stato però il ritrovamento di due manoscritti di Charlotte in esso contenuti, uno breve in prosa e l’altro in poesia, ambedue riferiti al mondo immaginario giovanile di Angria e, presumibilmente risalenti agli anni 1833-5.

Nell’ottobre 2018 la Brontë Society ha pubblicato The Lost Manuscripts, un elegante volume ricco di illustrazioni in cui gli inediti manoscritti compaiono corredati dal contributo critico di cinque autorevoli studiose brontëane a seguito di una breve introduzione ad opera della famosa attrice Judi Dench, presidentessa onoraria della Brontë Society. Davvero un apporto prezioso e una vera perla per la bibliografia brontëana.

Maddalena De Leo