“How little we know what we are
How less what we may be”

“Quanto poco conosciamo ciò che siamo
Quanto meno ciò che potremmo essere”

Così scrive Anne in un foglio di appunti nel giorno del compleanno di Emily il 30 Luglio di 174 anni fa, nel 1841. In quel periodo Anne lavora per i Robinson e nel giorno del compleanno della sorella è lontana da lei e dal Parsonage, eppure le due ragazze riescono ad incontrarsi attraverso un foglio di appunti. Decidono infatti che in quella stessa data, avrebbero scritto delle note da rileggere quattro anni dopo con lo scopo di osservare in che modo le loro vite sarebbero cambiate. Le prospettive di Emily sono le speranze di una felicità domestica che riguarda i suoi affetti più prossimi:

“Suppongo che, nel momento fissato per l’apertura di questa busta, noi, cioè Charlotte, Anne e io, saremo felicemente sedute nel nostro salotto con una deliziosa serra piena di fiori, appena rientrate dalla festa di mezza estate dedicata alle signore. I nostri debiti saranno stati pagati e disporremmo di considerevoli somme in contanti. Il babbo, la zia e Branwell saranno venuti da poco a farci visita o staranno per arrivare. Sarà una bella e tiepida sera d’estate, molto diversa da questa lugubre atmosfera, e Anne e io magari usciremo in giardino per qualche minuto a rivedere le nostre carte. Spero che sarà così o anche meglio.”

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Foto da https://www.gutenberg.org

Nella stessa lettera,  Emily accenna anche ad un progetto professionale: le sorelle sognano di aprire e gestire una scuola tutta loro per raggiungere una stabilità ed una autonomia economica. Questo progetto costerà grandi sacrifici alle ragazze, specialmente a Charlotte ed Emily che nel 1842 partiranno per Bruxelles con lo scopo di approfondire le lingue e ricevere un’educazione continentale, che conferisca alla loro scuola maggior prestigio rispetto alle altre scuole inglesi. Emily era probabilmente la meno adatta ad allontanarsi nuovamente da Haworth per stabilirsi in una terra straniera, ma partire per Bruxelles avrebbe significato per Anne lasciare il lavoro sicuro che aveva e diventare un nuovo peso sulle spalle della famiglia.
Così Emily e Charlotte lasciano l’Inghilterra, ma i piani spesso non vanno come desideriamo. Emily rimane a Bruxelles solo per un anno; rientrata ad Haworth per i funerali della zia, sceglie di non tornare mai più in Belgio. Charlotte invece tornerà al Parsonage nel 1844. Stare lontane da casa non è stato facile per loro. Il tempo passa, e arriviamo al 30 Luglio del 1845; i fatidici quattro anni sono ormai trascorsi. Le previsioni di Emily del 30 Luglio 1841 sembrano un ricordo lontano; è tempo per lei di riprendere i vecchi appunti di compleanno, come promesso, e scriverne di nuovi.

Ecco cosa scopriamo dalla sua penna:

 “[…] Oggi ho ventisette anni. Questa mattina Anne e io abbiamo aperto le note scritte quattro anni fa, il giorno del mio ventitreesimo compleanno. Se tutto andrà bene, intendiamo aprire questi appunti al mio trentesimo anniversario, fra tre anni, nel 1848. Dalla nota del 1841, si sono verificati i seguenti eventi. […] la scorsa estate il progetto per la nostra scuola è stato ripreso in considerazione con rinnovato entusiasmo. Avevamo già fatto stampare i programmi e inviato lettere a tutti i parenti per avvertirli delle nostre intenzioni. Insomma, nel nostro piccolo avevamo fatto tutto: svanito in una bolla di sapone. Ora non desidero affatto una scuola, e nessuno di noi ci pensa più. Abbiamo denaro sufficiente per le nostre esigenze attuali e facciamo conto di risparmiare. […]  Di me stessa sono abbastanza soddisfatta: non sono più pigra come un tempo; anzi, sono sempre ottimista ed ho imparato a vivere nel presente, ansiosa di un futuro in cui non riuscirò a fare tutto ciò che voglio. Ho quasi sempre cose da fare e il mio unico desiderio è che tutti possano essere tranquilli e attivi come me: il mondo diventerebbe senz’altro tollerabile.”

Anne ed Emily hanno dunque mantenuto la promessa e aperto insieme la lettera di appunti; cosa è cambiato? Zia Branwell purtroppo li ha lasciati e non potrà essere con loro come si auspicava, ma la scrittrice non ne fa menzione. Riguardo al progetto della scuola invece, nonostante la fatica non si è concretizzato e anzi, sembra non rientrare più nei suoi desideri; da questi appunti, la lezione imparata da Emily in questi quattro anni sembra essere l’importanza di vivere nel  presente piuttosto che in un futuro incerto. Pare scrivere con ottimismo ma quando parla della certezza di “un futuro in cui non riuscirò a fare tutto ciò che voglio” non possiamo fare a meno di riconoscere i tratti di quello spirito riservato, complesso e tutt’altro che fiducioso, che la contraddistingue e che da secoli tanto amiamo.

Emily conclude la sua lettera scrivendo:

“Ho molto lavoro da fare, e devo scrivere; nell’insieme sono molto indaffarata. Con i migliori auguri per l’intera casa fino al 1848 (30 Luglio), e per sempre, dopo quella data. Concludo.”

Purtroppo il compleanno del 1848 sarà l’ultimo festeggiato da Emily, ma non abbiamo appunti relativi a quel particolare giorno.

 Alcune Fonti:

Juliet Barker, The Brontës

http://www.gutenberg.org/files/19011/19011-h/19011-h.htm

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