Diamo uno sguardo alle tante leggende e alle tradizioni locali raccontate da Tabby ai ragazzi Brontë nelle sere tempestose d’inverno.

Quella che più colpi’ la loro fantasia fu la leggenda relativa al gytrash, un leggendario cane nero ben conosciuto nell’Inghilterra settentrionale. Pare che esso infestasse le strade solitarie in attesa dei viaggiatori apparendo in forma di cavallo, di mulo o di cane. Il gytrash portava la gente fuori strada, ma poteva anche essere benevolo, guidando i viaggiatori smarriti sulla giusta via. Di solito era temuto e Charlotte Brontë lo descrisse come ‘una creatura simile a un leone con pelo lungo e una grande testa’. Nel cap. 12 di Jane Eyre l’apparizione di Rochester a cavallo e la sua conseguente caduta furono considerate come l’arrivo di un gytrash.

Tabby raccontava che a Haworth una volta una ragazza di nome Grace, tornando a casa di notte nella neve con la sola luce della luna, temendo di incontrare nel buio qualche fantasma oltrepassò il cimitero con passo veloce senza nemmeno soffermarsi a guardare le tombe. All’improvviso da un angolo buio apparve un grande cane che la seguì per tutto il percorso verso casa inoltrandosi dietro di lei nella brughiera. Grace terrorizzata corse come non mai riuscendo a liberarsi dell’animale solo dopo aver oltrepassato la soglia della propria dimora. In seguito raccontò che il misterioso essere scomparve solo dopo che l’orologio della torre della chiesa batté la mezzanotte.

Maddalena De Leo

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